Pellegrinaggio
dell’Azione Cattolica a Loreto
Dopo
mesi di preparazione e di attesa si è svolto il pellegrinaggio dell’Azione
Cattolica a Loreto.
E’
stato un cammino lungo e faticoso che ci ha fatto riscoprire la caratteristica
più evidente del pellegrinaggio: l’essere un viaggio che ci fa uscire dalle
nostre case, dal nostro ambiente e ci mette in contatto con tutte le persone che
troviamo sul nostro cammino, con i loro problemi e le loro esigenze.
Il
cammino a Loreto doveva essere, soprattutto per la nostra associazione, il
momento in cui fare una profonda esperienza d’incontro con Dio e con i nostri
fratelli ed, in una fase di profondo rinnovamento associativo, il ritrovarsi a
Loreto voleva significare chiedere a Maria, colei che genera la vita nuova, il
dono della novità. Non la novità del mondo, ma la novità profonda che
proviene da un cuore convertito e capace di trasformare la nostra vita e la vita
della nostra associazione.
Il
momento più significativo del pellegrinaggio è stato l’incontro dei 250 mila
soci e pellegrini con il Papa che ha celebrato la S.Messa nella giornata di
domenica 5 settembre nella piana di Montorso ai piedi del colle di Loreto. Ed
ai convenuti è pervenuto dal Santo Padre un forte
incitamento: "Coraggio,
Azione Cattolica! Il Signore guidi il tuo cammino di rinnovamento!".
Il
rinnovamento comprende tutte le note dell'impegno laicale a cominciare
da quella "santità nel quotidiano" che, per il Papa, è "il dono
più grande che l'Azione Cattolica può fare alla Chiesa e al mondo".
E perché il discorso non rimanesse senza esempi, ecco la proclamazione di tre
nuovi beati soci dell'Azione Cattolica: in Catalogna, Pere Tarrés i Claret; a
Rimini, Alberto Marvelli e a Partinico, Pina Suriano.
Di
Marvelli, che per qualche anno fu assessore e si impegnò attivamente in
politica, il Pontefice ha colto un particolare biografico: "Nella preghiera
cercava ispirazione anche per l'impegno politico, convinto della necessità di
vivere pienamente da figli di Dio nella storia, per fare di questa una storia di
salvezza".
Assieme
all'incoraggiamento, alla fine della celebrazione Giovanni Paolo II ha affidato
all'AC tre "consegne": "contemplazione",
"comunione" (anche con le altre aggregazioni ecclesiali),
"missione" nelle case e nelle scuole, sul lavoro e nel tempo libero.
Il
Papa ha tracciato con le sue parole
una strada certamente ardua che richiede testimoni coraggiosi in grado di
prendere la vita sul serio e credo che
certamente le tre parole indicate dal Santo Padre : "contemplazione, comunione e missione",
siano la reinterpretazione del noto trinomio
di AC : “preghiera, azione, sacrificio".
Aldo
Carcano
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