|
Il messaggio di Giovanni Paolo II all’Assemblea nazionale straordinaria dell’Azione Cattolica |
Carissimi
partecipanti all'Assemblea Straordinaria
dell'Azione
Cattolica Italiana!
1. Sono lieto di salutare con gioia ed affetto tutti
voi, cari Fratelli e Sorelle. radunati a Roma per la vostra Assemblea
Straordinaria sul tema: "La storia si
fa profezia". Un cordiale saluto rivolgo, in particolare,
all'Assistente Generale, Mons. Francesco Lambiasi, e alla Presidente Nazionale,
Dottoressa Paola Bignardi.
L'obiettivo
specifico dei lavori che vi attendono nei prossimi giorni è quello, molto
importante, di rivedere lo Statuto
della sempre cara Azione Cattolica, per aggiornarlo in base alle mutate esigenze
dei tempi e alle prospettive apostoliche del nuovo Millennio. La vostra
Associazione ha seguito in questi anni le norme
e le indicazioni contenute nello
Statuto del 1969, che ha recepito lo spirito e le scelte del Concilio Vaticano
II, e vi ha aiutato a scoprire sempre più, vivendola "da laici", la
grandezza della vocazione cristiana e dell'impegno apostolico, in un contesto
ecclesiale e culturale molto cambiato rispetto agli anni precedenti.
Aggiornare
lo Statuto significa dire oggi a voi stessi, alla comunità cristiana e alla
società civile quale fisionomia prende una Associazione come
la vostra quando si misura con le esigenze della missione della Chiesa e
dell'evangelizzazione del mondo. Il nuovo Statuto dirà la vostra anima, le mete
alte che vi proponete, gli orientamenti che qualificano la vostra matura
esperienza ecclesiale e le danno un volto inconfondibile, come pure una
singolare collocazione nel panorama delle aggregazioni laicali.
2. La vostra lunga storia ha avuto origine da un
carisma, e cioè da un particolare dono dello Spirito del Risorto, il quale non
fa mai mancare alla sua Chiesa i talenti e le risorse di grazia di cui i fedeli
hanno bisogno per servire la causa del Vangelo.
Ripensate, carissimi, con umile fierezza e con intima gioia il carisma
dell'Azione Cattolica!
Ad esso si sono ispirati
giovani come Mario Fani e Giovanni Acquaderni, che oltre 130 anni fa la
fondarono. Questo carisma ha guidato e accompagnato il cammino di santità di
PierGiorgio Frassati, di Gianna Berretta-Molla, di Luigi e Maria
Beltrame-Quattrocchi e di tanti e tanti altri laici che hanno vissuto con
straordinaria normalità una fedeltà eroica alle promesse battesimali.
Questo carisma hanno riconosciuto in voi i Pontefici e i Pastori che, nel corso
dei decenni, hanno benedetto e sostenuto la vostra Associazione. fino ad
accoglierla - come ha fatto la Conferenza Episcopale Italiana - quale
Associazione scelta in modo particolare e promossa dall'Autorità ecclesiastica.
per essere più strettamente unita al suo ufficio apostolico (cfr Nota
pastorale della CEI, 22 maggio 1981, n. 25).
3. Si tratta di un carisma che ha avuto la sua
descrizione più compiuta nel Decreto conciliare sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem (n. 20): voi siete laici cristiani esperti
nella splendida avventura di far
incontrare il Vangelo con la vita
e di mostrare quanto la "bella notizia" corrisponda alle domande
profonde del cuore di ogni persona e sia la luce più alta e più vera che possa
orientare la società nella costruzione della "civiltà dell'amore".
Da
laici avete scelto di vivere per la Chiesa
e per la globalità della sua missione, "dedicati - come vi hanno scritto i
vostri Vescovi - con legame diretto e organico alla comunità diocesana",
per far riscoprire a tutti il valore di una fede che si vive in comunione, e per
fare di ogni comunità cristiana una famiglia sollecita di tutti i suoi figli (cfr
Lettera del Consiglio Episcopale
Permanente della CEI, 12 marzo 2002, n. 4).
Da
laici avete scelto di seguire in forma
associata, l'ideale evangelico della santità nella Chiesa particolare, in
modo da cooperare unitariamente, "come corpo organico", alla missione
evangelizzatrice di ogni Comunità
ecclesiale.
Da
laici avete scelto di organizzarvi in un'Associazione in cui il peculiare legame
con i Pastori rispetta e promuove la costitutiva
caratterizzazione laicale dei soci. Lo spirito di quella "sintassi di
comunione" che caratterizza l'ecclesiologia del Concilio Vaticano II e le
regole della partecipazione democratica alla vita associativa vi aiutano ad
esprimere in pienezza l'unità di tutto il Corpo ecclesiale di Cristo ed insieme
la varietà dei carismi e delle vocazioni, nel pieno rispetto della dignità e
responsabilità di ogni membro del
Popolo di Dio.
La
sintesi organica di queste note – missionarietà,
diocesanità, unitarietà, laicità – costituisce la forma più matura ed
ecclesialmente integrata dell'apostolato dei laici. Rinnovando lo Statuto, voi
intendete riaffermare il valore che queste caratteristiche hanno oggi, e dire
come esse vadano interpretate per parlare ancora al cuore di tante comunità e
di tanti laici che in questo ideale potrebbero trovare la forma della loro vita.
4. "La Chiesa non può
fare a meno dell'Azione Cattolica": così vi dicevo l'anno scorso,
durante l'XI vostra Assemblea. Così vi ripeto al termine di un anno
particolarmente intenso, dedicato al cammino di rinnovamento dell'ACI.
La Chiesa ha bisogno di
voi, ha bisogno di laici che nell'Azione Cattolica hanno incontrato una scuola
di santità, in cui hanno imparato a vivere la radicalità del Vangelo nella
normalità quotidiana. I Beati, usciti dalle vostre file e i Venerabili
come Alberto Marvelli, Pina Suriano e Don Antonio Seghezzi vi spronano a
continuare a fare della vostra Associazione un luogo dove si cresce come
discepoli del Signore, alla scuola della Parola, alla mensa dell'Eucaristia; una
palestra dove ci si allena a esercitare l'amore e il perdono, per imparare a
vincere il male con il bene, per tessere con pazienza e tenacia una rete di
fraternità che abbraccia tutti, soprattutto i più poveri.
Cari
giovani ed adulti dell'Azione Cattolica! La vostra Associazione si rinnova se
ogni suo membro riscopre le promesse del Battesimo, scegliendo con piena
consapevolezza e disponibilità la santità, cristiana come la misura alta della
vita cristiana ordinaria", nelle condizioni quotidiane della vita (Novo
millennio ineunte, 31). Occorre per questo lasciarsi plasmare dalla liturgia
della Chiesa, coltivare l'arte della meditazione e della vita interiore,
praticare ogni anno gli esercizi spirituali. Fate in modo, carissimi, che ogni
vostro gruppo sia una vera scuola di preghiera e che ad ogni socio sia
assicurato l'aiuto per il discernimento e la fedeltà alla propria vocazione.
5. La Chiesa ha bisogno di voi, perché avete scelto
il servizio alla Chiesa particolare e
alla sua missione come orientamento del vostro impegno apostolico; perché avete
fatto della parrocchia il luogo in cui giorno per giorno esprimere una dedizione
fedele e appassionata. In questo modo continuate a tener vivo lo spirito
missionario di quelle donne e uomini di Azione Cattolica che nell'umiltà e nel
nascondimento hanno contribuito a rendere più vive le comunità cristiane nelle
varie parti del Paese.
Vi
esorto a mettere tutte le vostre energie a servizio della comunione, in stretta
unità con il Vescovo, collaborando con lui e con il Presbiterio nel
"ministero della sintesi", per intrecciare trame sempre più fitte di
quella comunione cordiale, che è intensamente umana proprio perché
autenticamente cristiana. Aiutate la vostra parrocchia a riscoprire la passione
per l'annuncio del Vangelo e a coltivare la sollecitudine pastorale che va in
cerca di tutti per aiutare ciascuno a sperimentare la gioia dell'incontro con il
Signore. Che ogni comunità, anche per la vostra presenza, brilli nei quartieri
delle vostre città e nei vostri paesi come segno vivo della presenza di Gesù",
Figlio di Dio che è venuto ad abitare in mezzo a noi!
6. La Chiesa ha bisogno di voi, perché l'Azione
Cattolica è ambiente aperto e accogliente,
in cui chiunque può esprimere la propria disponibilità al servizio, trovare
utili occasioni di dialogo formativo in un clima atto a favorire scelte
generose. Nella vostra Associazione ci sono testimoni e maestri disposti ad
accompagnare il cammino dei fratelli verso una fede convinta, matura e capace dì
testimonianza nel mondo.
Vi
raccomando di dare valore a una formazione solida, adeguata all'urgenza della
nuova evangelizzazione. Abbiate sempre cura di ogni persona e aiutate tutti a
difendere il tesoro della fede diffondendolo in ogni ambiente di vita. Che
l'Azione Cattolica ridiventi per un numero crescente di persone e di comunità
la grande scuola della spiritualità laicale e dell'apostolato associato!
7. La Chiesa ha bisogno di voi, perché non smettete
di guardare al mondo con lo sguardo di Dio
e così riuscite a scrutare questo nostro tempo per cogliere in esso i segni
della presenza dello Spirito. Avete nella vostra tradizione grandi testimonianze
di laici che hanno dato un contributo determinante alla crescita della città
dell'uomo.
Continuate
a porre a disposizione delle città e dei paesi, dei luoghi del lavoro e della
scuola, della sanità e del tempo libero, della cultura, dell'economia e della
politica presenze competenti e credibili, capaci di contribuire a fare del mondo
di oggi il grande cantiere della civiltà dell'amore. L'Azione Cattolica aiuti
la comunità ecclesiale a sottrarsi all'insidia dell'estraneazione dai problemi
della vita e della famiglia, della pace e della giustizia, e testimoni la
fiducia nella forza rinnovatrice e trasformatrice del cristianesimo. In questo
modo potrà incidere efficacemente nella società civile, per la costruzione
della casa comune, nel segno della dignità e della vocazione dell'uomo, secondo
le linee del "Progetto culturale" della Chiesa italiana.
8. Cari membri dell'Azione Cattolica, mentre
incoraggio voi ad esplorare sempre più a fondo la ricchezza del vostro carisma,
esorto le comunità diocesane e parrocchiali a considerare con nuova attenzione
la vostra Associazione come luogo di crescita della vocazione laicale e come
tirocinio in cui si impara ad esprimerla con sempre maggiore maturità.
"La
storia si fa profezia": avete scelto questo titolo per la vostra Assemblea.
Vi auguro di rileggere con sapiente discernimento la grande storia da cui
venite, distinguendo ciò che è frutto del tempo da ciò che è dono dello
Spirito e porta i germi di un futuro nuovo già cominciato. Sono sicuro che
questa Assemblea Straordinaria mostrerà il volto maturo e sereno del laicato
associato, e nutro viva fiducia che saprete adottare scelte chiare e forti per
rendere l'Azione Cattolica un'Associazione a misura della missione che Le è
stata affidata.
Maria,
Madre della Chiesa, vi sostenga in questo vostro impegno. A Lei, venerata nella
Santa Casa di Loreto dove intendete recarvi in pellegrinaggio l'anno prossimo,
affido ciascuno di voi, le vostre famiglie e ogni vostro progetto.
Con
questi sentimenti imparto di cuore a voi tutti l'Apostolica Benedizione.
Da
Castel Gandolfo, 8 settembre 2003.
Giovanni
Paolo II
![]() |