Carissimi,
eccomi a Passirana di Rho per il cammino di rieducazione cardiaca che mi attende. Attraverso “La Comunità” voglio raggiungervi tutti: gratitudine, riconoscenza, stima ed affetto mi riempiono il cuore e mi accompagnano in questo nuovo momento.
Lo faccio solo ora, ma da sempre ho un sentimento di grande, intensa, amicizia sacerdotale per don Giuseppe per la sua costante e generosa vicinanza, per la sua diuturna e delicata premura nei miei confronti.
Grazie don Giuseppe perché ci sei e per tutti gli impegni pastorali che incombono in questo tempo conclusivo dell’anno pastorale a cui devi far fronte.
Don Giovanni e don Marcello che insieme a don Giuseppe non fate mancare la Parola e l’Eucaristia alla nostra gente, quale testimonianza di fraternità sacerdotale mi donate e quale esempio di comunione feconda state irrorando nel cuore della e delle nostre comunità!
Preti che vi volete bene per il bene della nostra gente!... Carissimi tutti, ringraziamo il Signore per i nostri preti!
Siamo nel mese di Maggio: la pietà della nostra gente e l’intuito pastorale della Chiesa da sempre dedicano questo mese alla preghiera del Santo Rosario.
Da sempre si mettono in sintonia con la Vergine Maria, la Madre di Gesù e nostra.
È il mese delle rose, cioè secondo un sentire popolare, il mese in cui la Madonna elargisce abbondantemente al popolo che la invoca le sue grazie, i suoi petali di grazia.
Preghiamo, preghiamo il Santo Rosario! Nelle nostre famiglie, insieme ai nostri figli non veniamo meno alla preghiera del Santo Rosario!
Guardando a Maria, pregando Maria, invocandola come “aiuto dei Cristiani” noi sappiamo che non siamo soli in ogni situazione della nostra vita, ma Lei, la Madonna, diventa la nostra pace, diventa la nostra forza, si fa nostra consolazione.
Soprattutto ci dona la semplice capacità di dire il nostro “Eccomi” alla volontà del Signore. Il mese di Maggio è segnato da una “festa” dirompente e generosa di grazia perché è il mese in cui i ragazzi/e di quarta elementare riceveranno per la prima volta la Santa Comunione e quelli di quinta verranno raggiunti, fortificati, trasformati dallo Spirito Santo nella Santa Cresima: i nostri ragazzi sono la benedizione del Signore per la nostra comunità.
Diventano, nel compenso, un impegno a consegnare loro e a far crescere in loro il dono della fede.
Dobbiamo davvero non darci pace nel proporre ai nostri ragazzi l’avventura della bellezza della fede vissuta da una comunità gioiosa, generosa, disponibile, aperta nella carità verso ciascuno e verso tutti.
Quanto mi spiace non essere lì con voi a condividere e ricevere tanta grazia e tanta gioia.
Il Signore ha disposto diversamente; ma il Signore mi dà la certezza che, anche così, soprattutto così, sono chiamato a volervi bene... A farmi presente presso ogni ragazzo/a, alle loro famiglie e dirvi: “Gesù vi ama, lo Spirito Santo fa di ciascuno di voi un prodigio e un capolavoro”
Continuate a pregare per me. Grazie!
A tutti e a ciascuno: vi benedico